• Risolvere l’insonnia con l’omeopatia

    “Non il papavero né la mandragora, né i rimedi più soporiferi del mondo ti renderanno il dolce sonno che devi solo al tuo ieri”

    Tratta da “Otello”         W. Shakespeare(1564-1616)

     

    L’ abbandono tra le braccia di Morfeo, infatti, presuppone l’allentamento da ogni controllo, da ogni attività, ma soprattutto la capacità di lasciarsi andare a ciò che è sconosciuto.

    E colui o colei che soffre di insonnia ha proprio questa difficoltà di  affidarsi al suo inconscio e così si porta nel sonno le proprie preoccupazioni e le proprie attività a tal punto che il giorno si prolunga nella notte togliendo la possibilità all’inconscio di prendere vita e alla persona di riposare realmente (e quindi di ricaricarsi).

    L’omeopatia agisce, lavorando con i pazienti, sui meccanismi all’origine della perturbazione,  causa dell’ insonnia.

    Infatti,  il trattamento omeopatico,  non è limitato  alla sola prescrizione di rimedi che lavorino sulla modalità dell’insonnia di quella persona  ( difficoltà di addormentamento o risvegli ripetuti nella notte o risveglio all’alba), ma soprattutto rivolge la sua attenzione a come quella persona “VIVE” le sue giornate, cercando di supportarla nell’affrontare con minori  ansie,  paure o controllo eventuali situazioni di stress. Ed è molto probabile che in questo percorso la persona  insonne inizi a prendere coscienza che il suo sonno non ristoratore (anche se causato da eventi esterni ) abbia  delle radici interiori, che, rappresentano il suo passato, il suo io più profondo, la sua essenza; ma proprio queste, se ben curate, renderanno la persona più centrata, più salda, più armoniosa nel vivere la sua quotidianità.

    E così, il dolce dormire, finalmente, potrà prendere il suo posto, rendendo il domani più energico e propositivo!

     

    Dottoressa Milena Marinaccio

  • DOLORI MESTRUALI

    Immagine tratta da http://static.tantasalute.it                 Tra i disturbi legati al ciclo mestruale la mestruazione dolorosa ( definita dismenorrea ) è tra i più comuni nelle donne in età fertile , tanto che risulta essere di estrema importanza in ambito ginecologico. Essa può essere associata ad alterazioni del flusso e/o ad irregolarità del ciclo mestruale e generalmente si manifesta con dolori addominali e pelvici. Il ciclo mestruale doloroso, o dismenorrea, è caratterizzato da: dolore addominale (spesso molto intenso), lombalgiatalvolta mal di testa, nausea e diarrea. Il dolore addominale può continuare a livello delle gambe e in particolare nella porzione anteriore della coscia fino alle ginocchia.

    Ma i fastidi possono iniziare anche nei giorni che anticipano la mestruazione e possono essere accompagnati  da irritabilità , instabilità emotiva, malessere, stanchezza, gonfiore, dolore al seno, difficoltà di concentrazione, perdita della libido, debolezza e dolori all’addome inferiore magari accompagnati da dolenzia lombare diffusa . L’insieme di questi disturbi caratterizzano la cosiddetta sindrome premestruale . Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nel prepare l’oranismo femminile allo “svuotamento” uterino e non sempre la donna è ben “tollerante” all’arrivo del flusso . Certo è che gli sbalzi di umore per noi donne e per chi ci circonda siano non sempre “graditi” sebbene più o meno prevedibili . Personalmente ho notato nel corso degli anni dei cambiamenti nei confronti dell’arrivo del flusso . Dolori addominali insopportabili nei primi anni che nel corso del tempo si sono trasformati in mal di testa prima  e instabilità emotiva successivamente . Ci sono adolescenti che all’arrivo del ciclo sono costrette a stare a letto forse per tollerare meglio il dolore e rigenerarsi, altre che addirittura si trovano con nausea e vomito mentre in casi eccezionali i sintomi sono pressoché nulli . Ho notato che ultimamente i giorni in cui piango “senza motivo”, sono triste e forse un po’ disturbata da strani pensieri coincidono proprio con la fase premestruale ! E devo dire che questo è rincuorante . A volte anche grazie al dolore si è consapevoli del benessere e della salute! Poiché molte donne soffrono l’arrivo della mestruazione e non sono molto tolleranti possiamo tutte farci forza a vicenda e provare a considerarlo come un “ciclo vitale”. In quanto tale ha un inizio ed una fine e credo che  ogni fine richieda un cambiamento per un nuovo inizio e ben si sa che il cambiamento a volte ci spaventa così come qualsiasi altro processo evolutivo . Direi quindi che ci è assolutamente concesso di avere a volte più capacità di adattarci rispetto ad altre , di avere “crisi isteriche” ,paranoie senza senso o gioie improvvise ! Sarà per questo che godremo di cicli “normali” e di cicli terribili e non dimentichiamoci delle condizioni strutturali e stressanti che potrebbero interferire con un maggior adattamento psicofisico all’arrivo del ciclo ! Ricordo che l’utero insieme all’apparato genitale è protetto dal bacino , grazie al diaframma pelvico e ad altre strutture ligamentose é in stretto rapporto con l’osso sacro e il coccige . Inoltre ha rapporti anatomici con la vescica e l’intestino . Osteopaticamente  una motilità non ottimale di tali distretti ( in assenza di alterazioni funzionali come ad esempio l’endometriosi) potrebbe interferire con il ciclo mestruale . La regione vertebrale del passaggio dorso-lombare è implicata nella regolazione nervosa dei suddetti distretti anatomici indi alterazioni tissutali andrebbero riequilibrate con trattamenti osteopatici per prevenire gli insopportabili dolori al femminile e favorire una buona motilità uterina prima dello “svuotamento”.

    pavimento_pelvico_2

    immagine tratta da http://www.bios-spa.it/

    I dolori mestruali e la sindrome premestruale possono risultare realmente problematici nella vita quotidiana della donna tanto da alterare l’umore e la vita interpersonale nonchè quella lavorativa. Sembra che la sindrome premestruale possa durare dai 10 ai 14 giorni, vale a dire, per chi ha cicli molto regolari di 28 giorni, dal sedicesimo giorno fino all’arrivo del ciclo mestruale: un periodo molto lungo, durante il quale dovremmo portare tanta pazienza ed essere ingrado di chiedere sostegno ed aiuto. Una visita ginecologica è sempre consigliata per escludere problematiche particolari ed aver consigli su come affrontare il ciclo mestruale . Consiglio inoltre l’utilizzo di eventuali farmaci esclusivamente solo su consiglio dello specialista che può prescrivere un’eventuale cura mirata . Concediamoci comunque l’alternativa di poter provare con approcci naturali come la medicina omeopatica. Inoltre per alleggerire tensioni emotive lo yoga ed esercizi di rilassamento fanno sempre al caso nostro …

    Ianira.

     

     

  • LA COLONNA LOMBARE : LOMBALGIA

    (Immagine tratta da http://yourself.pianetadonna.it/)  La colonna lombare è tra le zone anatomiche più “problematiche” con cui noi osteopati abbiamo a che fare . Le statistiche in ambito sanitario dimostrano infatti che tra i tre disturbi principali per cui ci si rivolge al medico ci sono la lombalgia , le infezione del tratto respiratorio e il mal di testa . Spesso il dolore lombare emerge nella porzione più bassa della colonna lombare  in prossimità dei glutei e il  medico stesso consiglia trattamenti manuali per alleviare o risolvere tale disturbo che affligge i pazienti. Per analizzare le possibili cause, anatomiche ,fisiologiche, meccaniche e perchè no psicologiche è necessario descrivere un po quest’area anatomica.

    vertebre_in_successione

    La colonna lombare  deve sostenere il tronco e proteggere il midollo spinale che arriva dalla base del cranio per poi lasciar emergere dai fori intervertebrali i nervi che andranno nei diversi muscoli .

    A seguito di uno sforzo eccessivo o di un trauma può comparire il dolore lombare che si manifesta spesso accompagnato a rigidità nei movimenti e contratture muscolari. Se il dolore è localizzato a livello lombare basso, coinvolge il gluteo e arriva fino al tallone ci troviamo difronte a lombosciatalgia. In questo caso potrebbe essere presente una condizione infiammatoria a livello del nervo sciatico o ischiatico ( nervo più voluminoso dell’organismo ,nasce a livello del plesso lombo-sacrale per dirigersi ai glutei, attraversarli e scende lungo la porzione posteriore della gamba) data da un movimento brusco ad esempio o da fenomeni compressivi causati  da un’ernia discale . A volte si parla “erroneamente” di sciatalgia anche se il dolore inizia a livello lombare ed  è distribuito nella regione anteriore della coscia. In questo caso probabilmente non sarà il nervo sciatico ad essere interessato ma il nervo femorale. Il nervo femorale origina con tre radici dal plesso lombare (L2-L3-L4) e tra i muscoli che innerva troviamo l’ileopsoas spesso in ipertono quando c’è una riduzione di movimento dell’anca .

    Il dolore lombare si presenta in diverse forme e modalità , talvolta è pungente e localizzato, altre volte coinvolge anche il basso ventre per arrivare al ginocchio e in alcuni casi è diffuso e si presenta come un dolore non facilmente localizzabile. (Non sono da escludere quelle condizioni dolorose che possono essere collegate a coliche renali, intestinali o a dolori mestruali). Generalmente ci troviamo di fronte ad una lombalgia di tipo “meccanico” quando compare al mattino e migliora con il movimento mentre nel caso di dolore notturno probabilmente siamo di fronte ad un’infiammazione di diversa entità. Il dolore è soggettivo, non è misurabile poichè è un’esperienza emozionale legata al vissuto della persona, alla propria “tolleranza” allo stimolo doloroso e all’entità dello stato infiammatorio.”Fortunatamente”  il dolore compare per farci capire che c’è qualcosa che non va , in assenza di esso probabilmente abbiamo la tendenza a non ascoltare ciò che accade al nostro corpo .  Non è una cosa di cui la persona si può disfare nell’immediato, è un motore motivazionale e una sensazione discriminatoria che ci dà la possibilità di metterci in moto per risolvere ciò che non va . Parlare di dolore lombare vuol dire porre attenzione ai possibili collegamenti anatomici con altri distretti . La colonna lombare segue in senso caudale la colonna dorsale, consta di 5 vertebre ed è connessa con l’osso sacro. Presenta fisiologicamente una lordosi  cioè una curvatura anteriormente convessa che può accentuarsi occasionalmente per ristabilire l’equilibrio della struttura ossea come accade nella donna incinta. Talvolta potremmo invece riscontrare una riduzione della lordosi lombare o addirittura una rettilineizzazione .Quando tali alterazioni comportano una riduzione del movimento e uno stato infiammatorio arrivano i dolori. Non trascurabili sono le fasce muscolari ed alcuni muscoli che la relazionano insieme al tessuto connettivo agli organi interni addominali e pelvici. Inoltre data l’anatomia del plesso nervoso lombo-sacrale si rapporta agli arti inferiori.

    “Osteopatia è anatomia, anatomia, anatomia “, concludo con questa frase di Andrew Taylor Still, il fondatore della medicina osteopatica , ribadendo che possono esistere molteplici fattori scatentanti il dolore lombare . Non dimentichiamo che disordini posturali, cadute , problematiche intestinali , esiti cicatriziali potrebbero interferire sulla funzionalità e la mobilità della colonna lombare .

    Ianira.

  • QUINOA

    quinoabreakfastqueens

    Nominata più e più volte nel mio blog (www.corrinforma.com), ho deciso di riportare anche qui l’articolo sulle proprietà della quinoa. Inserisco questo alimento  regolarmente nelle diete notando che sono ancora pochi coloro che la conoscono anche se il consumo di quinoa nel mondo, negli ultimi 9 anni, è cresciuto con andamento esponenziale. E’ utilizzata e apprezzata dal popolo celiaco in quanto non contiene glutine. La quinoa è uno pseudo-cereale (le caratteristiche sono simili ad avena, orzo, miglio e in cucina viene impiegata in modo simile dell’amaranto) ma non è una graminacea. E’ un’ottima alternativa alla pasta, riso o farro, e può essere cucinata in mille modi. La quinoa comprende 250 specie che crescono dal livello del mare fino a 4000 metri di altezza. E’ una pianta annuale, originaria delle Ande (per gli Inca era la madre di tutti i cereali), alta 1-3 metri; il seme ha una forma ovale giallo pallido o rosaceo/nero. In Italia non ci sono condizioni climatiche ottimali per la coltivazione (temperature alte e piogge troppo frequenti) ma viene prodotta una specie simile. E’ un seme interessante dal punto di vista nutrizionale in quanto ricco di nutrienti: proteine, fibre, sali minerali e vitamine tanto da essere considerato un cibo “stellare”, in tutti i sensi: gli astronauti sono famosi per farne un uso importante.

    Per quanto riguarda le proteine, sono presenti tutti gli aminoacidi compresa la lisina che di solito non è presente nei cereali in quantità soddisfacente e la metionina che è un aminoacido limitante nei legumi. Il contenuto proteico medio è di circa 16%, di più rispetto al frumento e alle patate ma meno rispetto al riso nero e legumi. E’ ricca di fibra alimentare ed è consigliata a diabetici per contrastare i rialzi glicemici, per chi ha colesterolo alto e malfunzionamento intestinale. La componente lipidica varia tra l’1.8-9.5% con una buona distribuzione percentuale tra le diverse componenti. Sottolineo la buona quantità di vitamina E e la presenza di altri composti (squalene e fitosteroli) importanti per il sistema cardiovascolare.

    Finisco con l’elenco dei minerali e le vitamine: calcio, potassio, ferro, magnesio, fosforo, vitamina A, C, E. Il valore energetico è come quello dei cereali, circa 350 Kcal su 100 gr.

    Claudia Paolucci

    Fonte: www.corrinforma.com

     

     

    Leggete qui, lei si chiama Ornella e il suo blog è veramente bello: http://fattoincasaepiubuono.blogspot.it/2014/06/insalata-mediterranea-di-quinoa.html

    http://fattoincasaepiubuono.blogspot.it/2014/07/polpette-di-quinoa-con-spinaci.html#more

    E se cliccate qui, invece, trovate una ricetta di Claudia Brattini, inserita nel suo originalissimo blog:

    http://pentolepoesie.wordpress.com/2014/04/29/sformatini-di-quinoa-e-ande/

  • MAL DI TESTA e osteopatia

    immagine tratta da http://www.buonissimo.org    La testa,  rappresentata dal cranio , dagli organi sensoriali e tessuti  annessi ha un peso nell’adulto di circa 7 kg. Generalmente tale peso è ben supportato e “sopportato” dal resto del nostro corpo ma quando i pensieri diventano troppi e la colonna cervicale inizia ad irrigidirsi per il troppo carico da sostenere allora iniziano i tanto fastidiosi mal di testa! Presupponendo che condizioni traumatiche (ad es. colpi di frusta , cadute o “traumi” emozionali), disordini posturali e “cattive” abitudini motorie giocano un ruolo cruciale nello sviluppo di tale disturbo, prima di inoltrarmi nei dettagli anatomici e fisiologici vorrei proporre alcuni spunti di riflessione che vanno un po’ al di la della struttura e della funzione di tale distretto.

    Leggendo un libro di metamedicina riguardo il mal di testa sono stata colpita dalla connessione che viene riscontrata tra questo disturbo e la testardaggine nel trovare da sè la soluzione di un problema anzichè chiedere aiuto. Quando capita di avere l’impressione che la testa ci scoppi sembrerebbe provenire da emozioni trattenute, represse. Se si presentano in maniera violenta potrebbero essere associati alla paura o all’insicurezza. Il mal di testa si presenta in tempistiche e modalità differenti e soggettive e a volte da tutta la calotta cranica il dolore si trasforma per andare ad affliggere un unico lato della testa. Ed è cosi che arriva l’emicrania. Da un punto di vista psicosomatico alcuni ritengono che le emicranie siano la manifestazione del rifiuto di una situazione in cui ci siamo sentiti prigionieri o impotenti così che l’insicurezza e la difficoltà ad esprimere le proprie emozioni possano aver creato tensioni. Arriviamo ora al dunque della questione ed osserviamo la bellezza di questa parte del nostro corpo : il cranio . Partendo dalla componente ossea abbiamo modo di comprendere le possibili causee della cefalea , di questi mal di testa che a volte alterano negativamente la nostra giornata e i nostri pensieri.

    foto

    testa

    Colpiscono subito un “bel sorriso” a 32 denti, due cavità in alto che accolgono gli occhi e due cavità pseudotriangolari che permettono all’aria di penetrare all’interno del nostro organismo . Stati infiammatori in queste zone anatomiche potrebbero essere coinvolti nei fattori scatenanti il mal di testa . Il mal di testa può presentarsi in forma lieve e pulsante  o risultare diffuso , costante e associato a nausea, vertigini , acufeni e fastidio nei confronti della luce e dei rumori. Pùo interessare la regione fronto-occipitale e quindi coinvolgere la volta cranica o localizzarsi ad esempio sopra agli occhi o nelle regioni del viso. Escludendo il mal di testa da raffreddore possiamo supporre altre cause . Se ad esempio ci si sveglia al mattino già con tensione e dolore a livello sovraorbitario possiamo sospettare  che la cattiva alimentazione del giorno precedente possa aver interferito nell’insorgenza della cefalea (ancor più probabile se abbiamo la bocca amara e l’esigenza di bere acqua durante la notte). Se invece la tensione a livello cranico è localizzata anche a livello dei muscoli masseteri (regione più o meno in prossimità della guancia) e/o a livello cervicale possiamo optare per problematiche legate ai denti .Questo potrebbe essere il caso di chi durante la notte compie l’atto involontario di stringere e strofinare i denti ; è il caso dei soggetti bruxisti la cui tensione muscolare facciale e cervicale può dare origine alla cefalea. Nelle donne spesso può essere associato al ciclo mestruale .Se il mal di testa compare invece di sera ed è associato a rossore degli occhi, potrebbe essere causato da uno sforzo eccessivo della vista magari perchè siamo “stati costretti” a lavorare davanti al pc per tutto il giorno assumendo oltretutto una postura poco bilanciata. In questi casi spesso il mal di testa è tensivo ed oltre ad essere  associato a problematiche cervicali è combinato alla dorsalgia (dolore a livello della colonna dorsale ) . Può capitare che  il mal di testa arrivi durante il fine settimana quando il nostro corpo  finalmente si concede un po’ di relax dopo gli stressanti giorni lavorativi . Possono esistere differenti fattori scatentanti e un’attenta analisi del paziente, del proprio trascorso, delle abitudini e delle  “alterazioni” motorie e tissutali indirizzerebbe l’osteopata nell’approccio terapeutico più adeguato manipolativo si,  ma anche di collaborazione con altre figure professionali.

    Concludo riportanto brevemente una mia riflessione  : da studentessa avevo momenti di “no-lucidità” associati a cefalea dopo ore ore passate sopra ai libri o davanti al pc . La testardaggine è sempre stato il mio punto forte e allo stesso tempo col senno di poi forse anche il mio punto debole…Avevo forse la presunzione di poter comprendere tutto a ritmi non sostenibili dal mio organismo ?! Credo che  se non fosse stato per lo yoga e per le tecniche osteopatiche dei miei attuali colleghi la mia tensione cervicale e craniale ora sarebbe arrivata probabilmente alle stelle ! Ma chissà se i  troppi pensieri avranno contribuito a farmi ” scoppiare la testa”?

    Ianira.

     

  • GRAVIDANZA E OSTEOPATIA

    Durante la gravidanza il corpo è soggetto a continui adattamenti muscolo scheletrici , ormonali ed emozionali . E’ una fase della vita della donna dove il corpo subisce trasformazioni e a volte alcune donne potrebbero trovarsi a fare i conti con condizioni differenti di malessere  magari già esistenti ed accentuate dalla gravidanza stessa . Mese per mese il “centro” della colonna vertebrale , zona per alcuni connessa al 3° chakra o regione dell’ombelico , subisce delle variazioni tanto che i visceri e le strutture muscolo scheletriche devono riadattarsi al crescere della nuova vita ! E’ cosi che l’osteopata si trova a trattare pazienti in gravidanza per attenuare lombalgie, lombosacralgie, pubalgie  e cruralgie causate probabilmente dall’aumento della lordosi lombare che sottopone la donna a uno stress tissutale . Nausee , ritenzione idrica e stipsi possono essere più o meno presenti  e la “sintomatologia” varia in base alla persona e alla propria sensibilità e “tolleranza” ai cambiamenti . Sembrerebbe che situazioni di stress potrebbero interferire nello stato di tranquillità ed “accoglienza” che la futura mamma dovrebbe tenere . Il corpo è un “nuovo corpo” , con attività diverse che deve provvedere alla ” gestione” di due vite ! Il buon umore e la felicità (grazie agli ormoni che se la giocano bene!) non possono essere trascurati … sta avvenendo un miracolo !!!  Guardate un po’ che spettacolo !!!!

    http://www.youtube.com/watch?v=GZk4hT7ncv0

    Se consideriamo il “contenitore” di tutto questo processo dobbiamo far riferimento alle strutture anatomiche interessate . L’osso sacro , il pavimento pelvico , la colonna dorso lombare e l’addome presentano una propria motilità .Promuoverla grazie al trattamento osteopatico faciliterebbe la funzionalità strutturale e ginecologica . Ad esempio , manipolazioni sulla muscolatura addominale e pelvica allevierebbero tensioni e favorirebbero una buona mobilità dell’osso sacro, dell’iliaco e del coccige .Questo sembrerebbe interferire positivamente durante la fase del parto quando l’elasticità dei tessuti favorirebbe l’aumento del diametro antero-posteriore e trasversale del bacino , necessario per l’espulsione del bimbo, cioè per il suo arrivo ! Sotto un’immagine dove sono chiare le connessione anatomiche tra l’utero ( e quindi anche il bimbo) l’osso sacro, la vescica, l’osso pubico, l’intestino , la colonna lombare e il diaframma pelvico .Ricordo inoltre che una buona tonicità della muscolatura addominale e pelvica aiuta a sostenere l’addome e aiuta a prevenire possibili pubalgie .

     

    37-settimane-gravidanzaimmagine tratta da  http://www.tuttomamma.com/37trentasettesima-settimana-gravidanza/2954/

    Consiglio una storia carina da leggere https://www.osteopaticamente.it/frida-e-il-magico-mondo-dellosteopatia/

    Ianira .

  • FERTILITA’ E OSTEOPATIA

    L’universo femminile e l’universo maschile  nonostante le  molteplici differenze e reciproche “stranezze” sono entrambi meravigliosamente dotati di due sistemi riproduttivi “opposti” e “complementari” atti per istinto o per natura che dir si voglia al fine “ultimo” ,  il concepimento ! Ed è così che particolari recettori stimolati inviano impulsi dal plesso sacrale fino al cervello dove giochi e sogni si trasformano in  sensazione sessuale.  Tra giorni di piacere e di amore  saltano fuori giorni di “fertilità” e giorni di “poca o non-fertilità” !! Inizio parlando un po’ di donne e credo che tutti più o meno sappiano che i giorni fertili nella donna , giorni in cui è più alta la probabilità di concepimento , sono quelli della fase ovulatoria. In questa fase viene raggiunto il picco di secrezione dell’ormone FSH seguita dall’ “arrivo” di un altro ormone, chiamato LH che provoca la liberazione dell’ovocita dal follicolo . L’ovocita è poi trascinato nelle Trombe di Falloppio ( tube ) e si prepara alla fecondazione .

    ovocita fecondato

    Immagine tratta da http://www.cercounbimbo.net/?pid=21

    Dunque , donne che presentano un ciclo mestruale regolare di 28 gg , sarebbero fisiologicamente fertili tra il 12° e il 16° giorno .  ( Il primo giorno del ciclo è il giorno in cui inizia il flusso mestruale ) . Sembrerebbe che il desiderio sessuale vari in rapporto con le fasi del ciclo mestruale raggiungendo un possibile aumento in vicinanza dell’ovulazione ( probabilmente a seguito dell’alta produzione di estrogeni durante il periodo preovulatorio), chissà…la natura ci avrà messo del suo ?!?  L’uovo resterà poi vitale ed idoneo per la fecondazione dopo essere stato espulso dall’ovaio probabilmente per circa 24 ore !! Sembrerebbe di significativa importanza il ruolo dell’orgasmo (ai fini della fecondazione) poichè i muscoli perineali ,contraendosi ritmicamente , faciliterebbero la motilità dell’utero e delle tube di Falloppio promuovendo la progressione degli spermatozoi verso l’uovo ! Sembrerebbe inoltre che l’ossitocina (l’ormone dell’amore… e del parto!!) induca un aumento delle contrazioni ritmiche dell’utero che potrebbero provocare il rapido trasferimento degli spermatozoi !

    Parlare di fertilità vuol dire naturalmente prendere in considerazione anche il mondo maschile e a questo punto entra in gioco l’ormone per eccellenza : il testosterone .Esso , insieme ad altri ormoni ( luteizzante, follicolostimolante, estrogeni ed ormone della crescita) è implicato  nella spermatogenesi così che ogni giorno i due testicoli dell’adulto giovane formano circa 120 milioni di spermatozoi. Essi nel canale genitale femminile dopo l’eiaculazione solitamente sopravvivono 1-2 giorni benchè possano sopravvivere per molte settimane nelle vie genitali maschili.

    Il sistema riproduttivo maschile è composto dalle seguenti strutture : testicoli ( contengono tubuli seminiferi nei quali vengono prodotti gli spermatozoi), vasi deferenti, ghiandola prostatica, vescichette seminali , dotto eiacuatore e uretra ( fornita di muc0 proveniente dalle ghiandole bulbo-uretrali). apparato riproduttivo maschile

    immagine tratta da http://superagatoide.altervista.org/maschile.html

    Anatomo-fisiologicamente l’apparato riproduttivo è connesso alla regione dell’osso sacro ( tramite il plesso nervoso sacrale la sensazione sessuale arriva alle aree emozionali del cervello) , del bacino ( che “contiene” le strutture dell’apparato riproduttivo ed altre ad esso annesse) , del passaggio dorso -lombare della colonna vertebrale (dove le fibre nervose ortosimpatiche lasciano il midollo “promuovendo” la fase orgasmica seguita da uno stato di calma e senso di appagamento ). Talvolta, sebbene le condizioni siano ottimali si possono riscontrare difficoltà nel concepimento . Sembrerebbe che lo stress e l’ansia accumulata a seguito di questa difficoltà possano ulteriormente interferire non positivamente a livello riproduttivo. L’osteopata , promuovendo una condizione di equilibrio tra sistema parasimpatico e ortosimpatico potrebbe influire positivamente a livello metabolico ed emozionale. “Lavorando” inoltre a livello strutturale può favorire la mobilità delle varie porzioni del bacino , alleviando tensioni e favorendo elasticità ad esempio grazie al trattamento manipolativo di cicatrici in loco . Ricordo che il sistema riproduttivo è strettamente connesso all’osso sacro e al coccige quindi a seguito di cadute o traumi di diversa natura  sarebbe utile “liberare” le srutture  per ridurre lo  “stress” e promuovere una buona funzionalità  ! Inoltre  è consigliato , ai fini di promuovere un buono stato di salute , concedersi trattamenti osteopatici anche a seguito di processi infiammatori (es. cistiti, pruriti etc…) o interventi chirurgici per facilitare l’attività metabolica dei tessuti interessati !!!

    Ianira .

     

     

  • SEX AND FOOD

    Fonte :  http://www.corrinforma.com/2014/09/sex-food/

    Dott.ssa Claudia Paolucci , Biologo nutrizionista

    E’ un articolo scacciapensieri, di quelli “facciamoci una risata” oppure, visto mai, già il fatto che uno ci possa credere o no, le prestazioni miglioreranno, chissà! Parliamo di cibo e sesso. Quali sono gli alimenti che migliorano le serate hot? Ho anche contattato diversi amici (rimarranno anonimi, come promesso!!!), sia uomini che donne, ponendo qualche domandina, così potremmo avere testimonianze da coloro che so essere abbastanza attivi, con il partner fisso, occasionale o amanti sparsi qua e là. 🙂 Quando consiglio a tutti gli omega 3 , lo faccio per un sacco di motivi. Li consiglio per primi perché, nelle mie “interviste” ho notato che quasi tutti preferiscono mangiare pesce prima delle “serate calde”! Tra i tanti pregi, migliorano la pressione sanguigna e quindi sono consigliati per un buon sesso, nei maschietti e non solo.

    Il peperoncino ha azione vasodilatatoria però la prostata rischia di infiammarsi facilmente e potrebbe accadere qualche spiacevole episodio di “troppa rapidità”! L’alcol rende disinibiti, questo sì, soprattutto se dovete mettere da parte la timidezza e provarci con qualcuno/a; ma attenzione soprattutto alla birra: nel momento topico potrebbe non giocare un buon ruolo! Zinco (presente nel pesce, carne rossa, legumi), selenio (maggior contenuto nelle proteine rispetto ai vegetali) e vitamina C (peperoni, kiwi, broccoli, arance , invece sono grandi sostenitori del sesso. Lo zinco è anche importante per la produzione di spermatozoi, se ci sono intenzioni più serie! Se vuoi attirare una donna (e questo è only for men), mangia il sedano: libera androsterone. Non si emana nessun tipo di odore, solo questione di chimica: sembra che le donne restino più attratte! La prostata è più felice se “nutrita” con riso, soia e frutta secca, soprattutto se si soffre di qualche patologia legata ad essa. La mancanza di autostima e una sferzata di energia potrebbero essere “curati” con una buona dose di triptofano, amico della produzione di serotonina! Quindi, carboidrati, in questo caso, senza eccedere prima della prestazione, potrebbero rimanere pesanti, specialmente alcuni! Non dimentichiamo mai che, di base, anche un buon allenamento ci dà un grande aiuto: avere muscolatura tonica non guasta sicuramente in questi casi e, non solo per una pura visione estetica, ma per la tonicità generale e per ottenere movimenti più elastici e armoniosi (un ciclo di lezioni di total body e gag non guastano, suggerisce Sheila)! Ad esempio, vi è mai capitato un crampo proprio nei momenti clou? Nelle donne è importante una buona tonicità della muscolatura pelvica (Sheila suggerisce il pilates , scioltezza delle anche e fluidità nei movimenti lombari, questo me l’ha suggerito Ianira !!! Chi meglio di lei che è osteopata! Bisognerebbe quindi essere in forma, e, per quanto riguarda i crampi, spesso è colpa del potassio che manca, quindi, provvediamo con le banane (che vi dirò di più, nella buccia contiene bufoterina che ha proprietà afrodisiache… ma avete mai conosciuto un mangiatore di buccia di banana?!?). Sempre per una buona contrazione e movimento muscolare, il calcio non deve mancare, quindi latticini e sardine, soprattutto. I chiodi di garofano sono afrodisiaci naturali e tirano su (di umore e non solo!). Ma anche la mandorla, il tartufo e lo zafferano sono stimolanti per l’attività sessuale. Lo zenzero riattiva la circolazione e in stati asiatici è chiamato in causa per combattere il mal d’amore!

    Come accennavo all’inizio, ho chiesto agli amici cosa amano consumare prima di consumare!!!!! O, meglio ancora, quali sono gli alimenti che credono possano migliorare le prestazioni. La maggior parte ha risposto pesce, associato al vino bianco, soprattutto sushi. Qualcun altro dice: l’importante che ci sia alcol! Poi c’è chi mi ha detto: prosciutto e vino rosso. Due amici (uomini) dicono: l’importante è che io mangi! Invece, a gran sorpresa, molte mie amiche (magre) dicono: non ci portate a cena, rendiamo meglio a digiuno! Una di queste fa una precisazione: però alla fine, fatemi trovare un dolcetto! Un uomo mi ha sorpresa con il desiderio di frutta, prima e dopo! Tirando le somme, il pesce vince sulla carne, in media, 4 a 1!!!!! Nessuno nomina la pizza (una persona solo specifica che se fa sesso il pomeriggio, sopraggiunge la voglia di pizza dopo!) o una carbonara! Poi ci sono quelle amiche che hanno risposto al mio sondaggio con insulti, del tipo: Mi stai prendendo in giro?!? Conosci quanto tempo è passato dall’ultima volta, e tu mi fai queste domande? Vuoi infierire?

    Non volevo infierire, assolutamente no, è la verità, facevo domande per scrivere questo articolo! 🙂

    Buona giornata a tutti!

    Claudia

     

    food-is-sex-05-212x300

    Foto presa dal sito http://eatdrink2x.wordpress.com/

  • CISTITE E DIETA

    L’estate sembra essere la stagione peggiore per chi soffre di cistite. Ma viste le temperature ancora calde e umide, mi capita di sentire amiche e pazienti che ne soffrono.
    La cistite è l’infiammazione della parete della vescica e le donne sono più soggette perché “svantaggiate” dall’assetto anatomico. Non voglio addentrarmi in situazioni mediche, né parlare delle svariate cause e della tipologia di infiammazione. Parlo di alimentazione, di come è meglio comportarsi dal punto di vista di ciò che dobbiamo “mandar giù” in questi momenti. Cosa mangiare per evitare la fastidiosa cistite? E’ chiaro che la terapia antibiotica spesso viene presentata dal nostro medico curante… ma quando la cistite ogni tanto fa capolino nella nostra vita, dobbiamo avere delle accortezze!

    L’alimentazione equilibrata è sempre al primo posto per prevenire e cercare di combattere più rapidamente i disturbi. Donne, saprete benissimo che bere tanta acqua quando c’è una cistite in corso è la cosa fondamentale affinchè vengono eliminati batteri presenti nella vescica! L’utilizzo di antibiotici è spesso inevitabile anche se il rischio di indebolire la flora intestinale aumenta. Capita che, ad esempio, dopo una cistite, compare la candida!!!! 🙁 L’acqua quindi non deve mancare e se facciamo fatica a bere più del solito, possiamo rendere tutto più piacevole con l’aggiunta di estratti di mirtillo rosso, ma anche tisane al finocchio, mirto, malva, salvia e equiseto. Sono ottime le gocce di betulla, anche se possono di molto abbassare la pressione e rendere deboli. Via libera alle fibre, quindi, compriamo tante verdure e prepariamo un bel minestrone senza mai dimenticare cipolle e finocchio! Evitiamo cibi fritti e piccanti, e diamo più spazio alla frutta e alla verdura, e i cereali (pasta, riso…) sempre integrali! Consiglio sempre la limitazione di latticini e lieviti in questi periodi. E’ molto consigliato il Té di Giava (nome scientifico: Orthosiphon stamineus) per le capacità diuretiche e di rapida eliminazione di cloruro di sodio.

    Un ottimo integratore alimentare utile in caso di cistiti ricorrenti e recidivanti è il Monoselect Macrocarpon che contiene un estratto altamente standardizzato di mirtillo rosso americano (Vaccinum Macrocarpon). Evita che i batteri si annidino in vescica, quindi molto meglio in fase preventiva che acuta. Si prendono una/due capsule al giorno per circa 12 settimane. Importante però non dimenticare di equilibrare la flora intestinale anche con fermenti lattici (c’è diretta correlazione tra intestino e vescica).

    Ho chiesto a Sheila a proposito della cistite. Fare sport non è dannoso, anzi, consente al corpo di mantenere un proprio equilibrio e quindi anche di tenere alto il livello delle difese immunitarie. Può agevolare la minzione e le funzioni intestinali quindi influisce positivamente sulla prevenzione e (chissà) la cura della cistite. Logicamente in fase acuta non è proprio il caso di fare movimenti che richiedono sforzi eccessivi, meglio la cosiddetta ginnastica dolce, ottimi quegli esercizi che favoriscono il rilassamento della muscolatura pelvica come il pilates e lo yoga. Inoltre, vanno benissimo le camminate che stimolano la circolazione. No agli indumenti troppo stretti e sintetici. Anche la biancheria nera non è proprio il massimo, potrebbero essere rilasciate sostanze irritanti a contatto con la cute e le mucose.

    L’augurio è che… ci stia più lontana possibile!!!! 🙂

    Claudia

    http://www.corrinforma.com/2014/10/cistite-e-dieta/#more-3305

  • HAMBRE DEL ALMA

    Leggendo un libro, che è stato per molte donne una sorta di piccola enciclopedia per le emozioni sono stata colpita dall’espressione ” hambre del alma” e vorrei condividere qualche riflessione  e dedicarla alle donne ! Sembra che “per caso” ci vengano regalati libri e sembra che altrettanto per caso arrivino al momento giusto . Capitoli che toccano il cuore, parole che fanno al caso nostro o che possiamo trasferire magari ad un’amica per rielaborare stupidi sensi di colpa. Frasi che risuonano dentro di noi  possono regalarci un sorriso, vibrarci nella pancia o portarci a quel respiro così profondo che sfiora le nostre ombre e che esce con un soffio salato di lacrima sulle labbra. Forse quel sapore salato ci riporta a ricordi del passato, o a ricordo senza spazio e senza tempo che sono dentro di noi, nel passato nel presente e nel futuro. Magari sono intrappolati nella nostra mente e prepotentemente ci lasciano in una “pozza psichica di colla”.

    In quel luogo apparentemente sicuro e conosciuto forse restiamo immobili, o cerchiamo di liberarci nuotando nella colla delle nostre sinapsi. La nostra anima però mantiene la sua forza fatta di conoscenza assoluta e pulsioni fuori dalla portata della mente, l’anima continua ad avere fame.

    Sono giorni in cui sento forte la “presenza” femminile, attorno, fuori, dentro, sotto e sopra … Nell’aria risuonano profumi d’amori, amori che se ne vanno e… amori che tornano. L’ “hambre del alma” ci conduce verso sogni irrealizzabili , verso relazioni sbagliate o cammini tortuosi e distruttivi. Abbiamo fame  noi donne, di luoghi luccicanti e dorati, in cui sentirci al sicuro , guardare i colori del cielo, assaporare il gusto dell’ Uomo. Saziare il senso della fame è tra i bisogni più istintuali dell’essere umano così noi donne , non sazie , per sopravvivere continuiamo ad avere fame, la nostra anima ha fame. E probabilmente per saziare i vuoti ai quali siamo state “condannate”, osserviamo e “afferriamo” ciò che sembra bello e apparentemente assomiglia ad oro, lo prendiamo per “buono”… in fondo il desiderio è talmente grande!!! Forse ci troveremo ad accontentarci o saremo imbrogliate da un fac simile o magari troveremo sfogo tra un cocktail e un bicchiere di vino…

    “Quando una donna non si rende conto della sua fame…continua a danzare. Che si tratti di pensiero negativo cronico, di rapporti insoddisfacenti, di situazioni incresciose, di droghe o alcol… difficile liberarsi della loro presa… “

    Ma esiste una forza pura d’amore che sa guidarci verso l’evoluzione delle nostre pulsioni e desideri profondi. Li’, in un luogo di quiete e fluidità contattiamo qualcosa di profondo, semplice e rivelatorio. Lì , c’è la nostra natura … E si scorgono  pascoli accarezzati dal vento, ruscelli gelidi rivitalizzanti, prati di argilla che si plasmano sotto i nostri piedi e poi ci sono mari , cristalli e diamanti .

    donne che corrono coi lupi

    ”  La natura istintuale ci dice quando è tempo di dire basta. E’ prudente e  volta a conservare la vita… Se rivolete la Donna Selvaggia , rifiutate di farvi  catturare. Con istinti affilati per l’equilibrio saltate dove vi pare , ululate a  volontà,  prendete quanto c’è, scoprite  tutto quel che lo riguarda, lasciate che i  vostri  occhi mostrino i vostri sentimenti, osservate ogni cosa, vedete tutto ciò  che vi è  possibile vedere. Ballate con le scarpette rosse, ma assicuratevi che  siano quelle  che avete fatto voi a mano. A ognuna di voi posso promettere che  diventerà una  donna vitale…”

    Che queste ultime righe tratte da ” Donne che corrono coi lupi” colorino i vostri  sogni.

    Ianira.