• Risolvere l’insonnia con l’omeopatia

    “Non il papavero né la mandragora, né i rimedi più soporiferi del mondo ti renderanno il dolce sonno che devi solo al tuo ieri”

    Tratta da “Otello”         W. Shakespeare(1564-1616)

     

    L’ abbandono tra le braccia di Morfeo, infatti, presuppone l’allentamento da ogni controllo, da ogni attività, ma soprattutto la capacità di lasciarsi andare a ciò che è sconosciuto.

    E colui o colei che soffre di insonnia ha proprio questa difficoltà di  affidarsi al suo inconscio e così si porta nel sonno le proprie preoccupazioni e le proprie attività a tal punto che il giorno si prolunga nella notte togliendo la possibilità all’inconscio di prendere vita e alla persona di riposare realmente (e quindi di ricaricarsi).

    L’omeopatia agisce, lavorando con i pazienti, sui meccanismi all’origine della perturbazione,  causa dell’ insonnia.

    Infatti,  il trattamento omeopatico,  non è limitato  alla sola prescrizione di rimedi che lavorino sulla modalità dell’insonnia di quella persona  ( difficoltà di addormentamento o risvegli ripetuti nella notte o risveglio all’alba), ma soprattutto rivolge la sua attenzione a come quella persona “VIVE” le sue giornate, cercando di supportarla nell’affrontare con minori  ansie,  paure o controllo eventuali situazioni di stress. Ed è molto probabile che in questo percorso la persona  insonne inizi a prendere coscienza che il suo sonno non ristoratore (anche se causato da eventi esterni ) abbia  delle radici interiori, che, rappresentano il suo passato, il suo io più profondo, la sua essenza; ma proprio queste, se ben curate, renderanno la persona più centrata, più salda, più armoniosa nel vivere la sua quotidianità.

    E così, il dolce dormire, finalmente, potrà prendere il suo posto, rendendo il domani più energico e propositivo!

     

    Dottoressa Milena Marinaccio

  • DOLORI MESTRUALI

    Immagine tratta da http://static.tantasalute.it                 Tra i disturbi legati al ciclo mestruale la mestruazione dolorosa ( definita dismenorrea ) è tra i più comuni nelle donne in età fertile , tanto che risulta essere di estrema importanza in ambito ginecologico. Essa può essere associata ad alterazioni del flusso e/o ad irregolarità del ciclo mestruale e generalmente si manifesta con dolori addominali e pelvici. Il ciclo mestruale doloroso, o dismenorrea, è caratterizzato da: dolore addominale (spesso molto intenso), lombalgiatalvolta mal di testa, nausea e diarrea. Il dolore addominale può continuare a livello delle gambe e in particolare nella porzione anteriore della coscia fino alle ginocchia.

    Ma i fastidi possono iniziare anche nei giorni che anticipano la mestruazione e possono essere accompagnati  da irritabilità , instabilità emotiva, malessere, stanchezza, gonfiore, dolore al seno, difficoltà di concentrazione, perdita della libido, debolezza e dolori all’addome inferiore magari accompagnati da dolenzia lombare diffusa . L’insieme di questi disturbi caratterizzano la cosiddetta sindrome premestruale . Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nel prepare l’oranismo femminile allo “svuotamento” uterino e non sempre la donna è ben “tollerante” all’arrivo del flusso . Certo è che gli sbalzi di umore per noi donne e per chi ci circonda siano non sempre “graditi” sebbene più o meno prevedibili . Personalmente ho notato nel corso degli anni dei cambiamenti nei confronti dell’arrivo del flusso . Dolori addominali insopportabili nei primi anni che nel corso del tempo si sono trasformati in mal di testa prima  e instabilità emotiva successivamente . Ci sono adolescenti che all’arrivo del ciclo sono costrette a stare a letto forse per tollerare meglio il dolore e rigenerarsi, altre che addirittura si trovano con nausea e vomito mentre in casi eccezionali i sintomi sono pressoché nulli . Ho notato che ultimamente i giorni in cui piango “senza motivo”, sono triste e forse un po’ disturbata da strani pensieri coincidono proprio con la fase premestruale ! E devo dire che questo è rincuorante . A volte anche grazie al dolore si è consapevoli del benessere e della salute! Poiché molte donne soffrono l’arrivo della mestruazione e non sono molto tolleranti possiamo tutte farci forza a vicenda e provare a considerarlo come un “ciclo vitale”. In quanto tale ha un inizio ed una fine e credo che  ogni fine richieda un cambiamento per un nuovo inizio e ben si sa che il cambiamento a volte ci spaventa così come qualsiasi altro processo evolutivo . Direi quindi che ci è assolutamente concesso di avere a volte più capacità di adattarci rispetto ad altre , di avere “crisi isteriche” ,paranoie senza senso o gioie improvvise ! Sarà per questo che godremo di cicli “normali” e di cicli terribili e non dimentichiamoci delle condizioni strutturali e stressanti che potrebbero interferire con un maggior adattamento psicofisico all’arrivo del ciclo ! Ricordo che l’utero insieme all’apparato genitale è protetto dal bacino , grazie al diaframma pelvico e ad altre strutture ligamentose é in stretto rapporto con l’osso sacro e il coccige . Inoltre ha rapporti anatomici con la vescica e l’intestino . Osteopaticamente  una motilità non ottimale di tali distretti ( in assenza di alterazioni funzionali come ad esempio l’endometriosi) potrebbe interferire con il ciclo mestruale . La regione vertebrale del passaggio dorso-lombare è implicata nella regolazione nervosa dei suddetti distretti anatomici indi alterazioni tissutali andrebbero riequilibrate con trattamenti osteopatici per prevenire gli insopportabili dolori al femminile e favorire una buona motilità uterina prima dello “svuotamento”.

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    immagine tratta da http://www.bios-spa.it/

    I dolori mestruali e la sindrome premestruale possono risultare realmente problematici nella vita quotidiana della donna tanto da alterare l’umore e la vita interpersonale nonchè quella lavorativa. Sembra che la sindrome premestruale possa durare dai 10 ai 14 giorni, vale a dire, per chi ha cicli molto regolari di 28 giorni, dal sedicesimo giorno fino all’arrivo del ciclo mestruale: un periodo molto lungo, durante il quale dovremmo portare tanta pazienza ed essere ingrado di chiedere sostegno ed aiuto. Una visita ginecologica è sempre consigliata per escludere problematiche particolari ed aver consigli su come affrontare il ciclo mestruale . Consiglio inoltre l’utilizzo di eventuali farmaci esclusivamente solo su consiglio dello specialista che può prescrivere un’eventuale cura mirata . Concediamoci comunque l’alternativa di poter provare con approcci naturali come la medicina omeopatica. Inoltre per alleggerire tensioni emotive lo yoga ed esercizi di rilassamento fanno sempre al caso nostro …

    Ianira.