• DOLORI MESTRUALI

    Immagine tratta da http://static.tantasalute.it                 Tra i disturbi legati al ciclo mestruale la mestruazione dolorosa ( definita dismenorrea ) è tra i più comuni nelle donne in età fertile , tanto che risulta essere di estrema importanza in ambito ginecologico. Essa può essere associata ad alterazioni del flusso e/o ad irregolarità del ciclo mestruale e generalmente si manifesta con dolori addominali e pelvici. Il ciclo mestruale doloroso, o dismenorrea, è caratterizzato da: dolore addominale (spesso molto intenso), lombalgiatalvolta mal di testa, nausea e diarrea. Il dolore addominale può continuare a livello delle gambe e in particolare nella porzione anteriore della coscia fino alle ginocchia.

    Ma i fastidi possono iniziare anche nei giorni che anticipano la mestruazione e possono essere accompagnati  da irritabilità , instabilità emotiva, malessere, stanchezza, gonfiore, dolore al seno, difficoltà di concentrazione, perdita della libido, debolezza e dolori all’addome inferiore magari accompagnati da dolenzia lombare diffusa . L’insieme di questi disturbi caratterizzano la cosiddetta sindrome premestruale . Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nel prepare l’oranismo femminile allo “svuotamento” uterino e non sempre la donna è ben “tollerante” all’arrivo del flusso . Certo è che gli sbalzi di umore per noi donne e per chi ci circonda siano non sempre “graditi” sebbene più o meno prevedibili . Personalmente ho notato nel corso degli anni dei cambiamenti nei confronti dell’arrivo del flusso . Dolori addominali insopportabili nei primi anni che nel corso del tempo si sono trasformati in mal di testa prima  e instabilità emotiva successivamente . Ci sono adolescenti che all’arrivo del ciclo sono costrette a stare a letto forse per tollerare meglio il dolore e rigenerarsi, altre che addirittura si trovano con nausea e vomito mentre in casi eccezionali i sintomi sono pressoché nulli . Ho notato che ultimamente i giorni in cui piango “senza motivo”, sono triste e forse un po’ disturbata da strani pensieri coincidono proprio con la fase premestruale ! E devo dire che questo è rincuorante . A volte anche grazie al dolore si è consapevoli del benessere e della salute! Poiché molte donne soffrono l’arrivo della mestruazione e non sono molto tolleranti possiamo tutte farci forza a vicenda e provare a considerarlo come un “ciclo vitale”. In quanto tale ha un inizio ed una fine e credo che  ogni fine richieda un cambiamento per un nuovo inizio e ben si sa che il cambiamento a volte ci spaventa così come qualsiasi altro processo evolutivo . Direi quindi che ci è assolutamente concesso di avere a volte più capacità di adattarci rispetto ad altre , di avere “crisi isteriche” ,paranoie senza senso o gioie improvvise ! Sarà per questo che godremo di cicli “normali” e di cicli terribili e non dimentichiamoci delle condizioni strutturali e stressanti che potrebbero interferire con un maggior adattamento psicofisico all’arrivo del ciclo ! Ricordo che l’utero insieme all’apparato genitale è protetto dal bacino , grazie al diaframma pelvico e ad altre strutture ligamentose é in stretto rapporto con l’osso sacro e il coccige . Inoltre ha rapporti anatomici con la vescica e l’intestino . Osteopaticamente  una motilità non ottimale di tali distretti ( in assenza di alterazioni funzionali come ad esempio l’endometriosi) potrebbe interferire con il ciclo mestruale . La regione vertebrale del passaggio dorso-lombare è implicata nella regolazione nervosa dei suddetti distretti anatomici indi alterazioni tissutali andrebbero riequilibrate con trattamenti osteopatici per prevenire gli insopportabili dolori al femminile e favorire una buona motilità uterina prima dello “svuotamento”.

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    immagine tratta da http://www.bios-spa.it/

    I dolori mestruali e la sindrome premestruale possono risultare realmente problematici nella vita quotidiana della donna tanto da alterare l’umore e la vita interpersonale nonchè quella lavorativa. Sembra che la sindrome premestruale possa durare dai 10 ai 14 giorni, vale a dire, per chi ha cicli molto regolari di 28 giorni, dal sedicesimo giorno fino all’arrivo del ciclo mestruale: un periodo molto lungo, durante il quale dovremmo portare tanta pazienza ed essere ingrado di chiedere sostegno ed aiuto. Una visita ginecologica è sempre consigliata per escludere problematiche particolari ed aver consigli su come affrontare il ciclo mestruale . Consiglio inoltre l’utilizzo di eventuali farmaci esclusivamente solo su consiglio dello specialista che può prescrivere un’eventuale cura mirata . Concediamoci comunque l’alternativa di poter provare con approcci naturali come la medicina omeopatica. Inoltre per alleggerire tensioni emotive lo yoga ed esercizi di rilassamento fanno sempre al caso nostro …

    Ianira.

     

     

  • LA COLONNA LOMBARE : LOMBALGIA

    (Immagine tratta da http://yourself.pianetadonna.it/)  La colonna lombare è tra le zone anatomiche più “problematiche” con cui noi osteopati abbiamo a che fare . Le statistiche in ambito sanitario dimostrano infatti che tra i tre disturbi principali per cui ci si rivolge al medico ci sono la lombalgia , le infezione del tratto respiratorio e il mal di testa . Spesso il dolore lombare emerge nella porzione più bassa della colonna lombare  in prossimità dei glutei e il  medico stesso consiglia trattamenti manuali per alleviare o risolvere tale disturbo che affligge i pazienti. Per analizzare le possibili cause, anatomiche ,fisiologiche, meccaniche e perchè no psicologiche è necessario descrivere un po quest’area anatomica.

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    La colonna lombare  deve sostenere il tronco e proteggere il midollo spinale che arriva dalla base del cranio per poi lasciar emergere dai fori intervertebrali i nervi che andranno nei diversi muscoli .

    A seguito di uno sforzo eccessivo o di un trauma può comparire il dolore lombare che si manifesta spesso accompagnato a rigidità nei movimenti e contratture muscolari. Se il dolore è localizzato a livello lombare basso, coinvolge il gluteo e arriva fino al tallone ci troviamo difronte a lombosciatalgia. In questo caso potrebbe essere presente una condizione infiammatoria a livello del nervo sciatico o ischiatico ( nervo più voluminoso dell’organismo ,nasce a livello del plesso lombo-sacrale per dirigersi ai glutei, attraversarli e scende lungo la porzione posteriore della gamba) data da un movimento brusco ad esempio o da fenomeni compressivi causati  da un’ernia discale . A volte si parla “erroneamente” di sciatalgia anche se il dolore inizia a livello lombare ed  è distribuito nella regione anteriore della coscia. In questo caso probabilmente non sarà il nervo sciatico ad essere interessato ma il nervo femorale. Il nervo femorale origina con tre radici dal plesso lombare (L2-L3-L4) e tra i muscoli che innerva troviamo l’ileopsoas spesso in ipertono quando c’è una riduzione di movimento dell’anca .

    Il dolore lombare si presenta in diverse forme e modalità , talvolta è pungente e localizzato, altre volte coinvolge anche il basso ventre per arrivare al ginocchio e in alcuni casi è diffuso e si presenta come un dolore non facilmente localizzabile. (Non sono da escludere quelle condizioni dolorose che possono essere collegate a coliche renali, intestinali o a dolori mestruali). Generalmente ci troviamo di fronte ad una lombalgia di tipo “meccanico” quando compare al mattino e migliora con il movimento mentre nel caso di dolore notturno probabilmente siamo di fronte ad un’infiammazione di diversa entità. Il dolore è soggettivo, non è misurabile poichè è un’esperienza emozionale legata al vissuto della persona, alla propria “tolleranza” allo stimolo doloroso e all’entità dello stato infiammatorio.”Fortunatamente”  il dolore compare per farci capire che c’è qualcosa che non va , in assenza di esso probabilmente abbiamo la tendenza a non ascoltare ciò che accade al nostro corpo .  Non è una cosa di cui la persona si può disfare nell’immediato, è un motore motivazionale e una sensazione discriminatoria che ci dà la possibilità di metterci in moto per risolvere ciò che non va . Parlare di dolore lombare vuol dire porre attenzione ai possibili collegamenti anatomici con altri distretti . La colonna lombare segue in senso caudale la colonna dorsale, consta di 5 vertebre ed è connessa con l’osso sacro. Presenta fisiologicamente una lordosi  cioè una curvatura anteriormente convessa che può accentuarsi occasionalmente per ristabilire l’equilibrio della struttura ossea come accade nella donna incinta. Talvolta potremmo invece riscontrare una riduzione della lordosi lombare o addirittura una rettilineizzazione .Quando tali alterazioni comportano una riduzione del movimento e uno stato infiammatorio arrivano i dolori. Non trascurabili sono le fasce muscolari ed alcuni muscoli che la relazionano insieme al tessuto connettivo agli organi interni addominali e pelvici. Inoltre data l’anatomia del plesso nervoso lombo-sacrale si rapporta agli arti inferiori.

    “Osteopatia è anatomia, anatomia, anatomia “, concludo con questa frase di Andrew Taylor Still, il fondatore della medicina osteopatica , ribadendo che possono esistere molteplici fattori scatentanti il dolore lombare . Non dimentichiamo che disordini posturali, cadute , problematiche intestinali , esiti cicatriziali potrebbero interferire sulla funzionalità e la mobilità della colonna lombare .

    Ianira.

  • GRAVIDANZA E OSTEOPATIA

    Durante la gravidanza il corpo è soggetto a continui adattamenti muscolo scheletrici , ormonali ed emozionali . E’ una fase della vita della donna dove il corpo subisce trasformazioni e a volte alcune donne potrebbero trovarsi a fare i conti con condizioni differenti di malessere  magari già esistenti ed accentuate dalla gravidanza stessa . Mese per mese il “centro” della colonna vertebrale , zona per alcuni connessa al 3° chakra o regione dell’ombelico , subisce delle variazioni tanto che i visceri e le strutture muscolo scheletriche devono riadattarsi al crescere della nuova vita ! E’ cosi che l’osteopata si trova a trattare pazienti in gravidanza per attenuare lombalgie, lombosacralgie, pubalgie  e cruralgie causate probabilmente dall’aumento della lordosi lombare che sottopone la donna a uno stress tissutale . Nausee , ritenzione idrica e stipsi possono essere più o meno presenti  e la “sintomatologia” varia in base alla persona e alla propria sensibilità e “tolleranza” ai cambiamenti . Sembrerebbe che situazioni di stress potrebbero interferire nello stato di tranquillità ed “accoglienza” che la futura mamma dovrebbe tenere . Il corpo è un “nuovo corpo” , con attività diverse che deve provvedere alla ” gestione” di due vite ! Il buon umore e la felicità (grazie agli ormoni che se la giocano bene!) non possono essere trascurati … sta avvenendo un miracolo !!!  Guardate un po’ che spettacolo !!!!

    http://www.youtube.com/watch?v=GZk4hT7ncv0

    Se consideriamo il “contenitore” di tutto questo processo dobbiamo far riferimento alle strutture anatomiche interessate . L’osso sacro , il pavimento pelvico , la colonna dorso lombare e l’addome presentano una propria motilità .Promuoverla grazie al trattamento osteopatico faciliterebbe la funzionalità strutturale e ginecologica . Ad esempio , manipolazioni sulla muscolatura addominale e pelvica allevierebbero tensioni e favorirebbero una buona mobilità dell’osso sacro, dell’iliaco e del coccige .Questo sembrerebbe interferire positivamente durante la fase del parto quando l’elasticità dei tessuti favorirebbe l’aumento del diametro antero-posteriore e trasversale del bacino , necessario per l’espulsione del bimbo, cioè per il suo arrivo ! Sotto un’immagine dove sono chiare le connessione anatomiche tra l’utero ( e quindi anche il bimbo) l’osso sacro, la vescica, l’osso pubico, l’intestino , la colonna lombare e il diaframma pelvico .Ricordo inoltre che una buona tonicità della muscolatura addominale e pelvica aiuta a sostenere l’addome e aiuta a prevenire possibili pubalgie .

     

    37-settimane-gravidanzaimmagine tratta da  http://www.tuttomamma.com/37trentasettesima-settimana-gravidanza/2954/

    Consiglio una storia carina da leggere https://www.osteopaticamente.it/frida-e-il-magico-mondo-dellosteopatia/

    Ianira .