• FERTILITA’ E OSTEOPATIA

    L’universo femminile e l’universo maschile  nonostante le  molteplici differenze e reciproche “stranezze” sono entrambi meravigliosamente dotati di due sistemi riproduttivi “opposti” e “complementari” atti per istinto o per natura che dir si voglia al fine “ultimo” ,  il concepimento ! Ed è così che particolari recettori stimolati inviano impulsi dal plesso sacrale fino al cervello dove giochi e sogni si trasformano in  sensazione sessuale.  Tra giorni di piacere e di amore  saltano fuori giorni di “fertilità” e giorni di “poca o non-fertilità” !! Inizio parlando un po’ di donne e credo che tutti più o meno sappiano che i giorni fertili nella donna , giorni in cui è più alta la probabilità di concepimento , sono quelli della fase ovulatoria. In questa fase viene raggiunto il picco di secrezione dell’ormone FSH seguita dall’ “arrivo” di un altro ormone, chiamato LH che provoca la liberazione dell’ovocita dal follicolo . L’ovocita è poi trascinato nelle Trombe di Falloppio ( tube ) e si prepara alla fecondazione .

    ovocita fecondato

    Immagine tratta da http://www.cercounbimbo.net/?pid=21

    Dunque , donne che presentano un ciclo mestruale regolare di 28 gg , sarebbero fisiologicamente fertili tra il 12° e il 16° giorno .  ( Il primo giorno del ciclo è il giorno in cui inizia il flusso mestruale ) . Sembrerebbe che il desiderio sessuale vari in rapporto con le fasi del ciclo mestruale raggiungendo un possibile aumento in vicinanza dell’ovulazione ( probabilmente a seguito dell’alta produzione di estrogeni durante il periodo preovulatorio), chissà…la natura ci avrà messo del suo ?!?  L’uovo resterà poi vitale ed idoneo per la fecondazione dopo essere stato espulso dall’ovaio probabilmente per circa 24 ore !! Sembrerebbe di significativa importanza il ruolo dell’orgasmo (ai fini della fecondazione) poichè i muscoli perineali ,contraendosi ritmicamente , faciliterebbero la motilità dell’utero e delle tube di Falloppio promuovendo la progressione degli spermatozoi verso l’uovo ! Sembrerebbe inoltre che l’ossitocina (l’ormone dell’amore… e del parto!!) induca un aumento delle contrazioni ritmiche dell’utero che potrebbero provocare il rapido trasferimento degli spermatozoi !

    Parlare di fertilità vuol dire naturalmente prendere in considerazione anche il mondo maschile e a questo punto entra in gioco l’ormone per eccellenza : il testosterone .Esso , insieme ad altri ormoni ( luteizzante, follicolostimolante, estrogeni ed ormone della crescita) è implicato  nella spermatogenesi così che ogni giorno i due testicoli dell’adulto giovane formano circa 120 milioni di spermatozoi. Essi nel canale genitale femminile dopo l’eiaculazione solitamente sopravvivono 1-2 giorni benchè possano sopravvivere per molte settimane nelle vie genitali maschili.

    Il sistema riproduttivo maschile è composto dalle seguenti strutture : testicoli ( contengono tubuli seminiferi nei quali vengono prodotti gli spermatozoi), vasi deferenti, ghiandola prostatica, vescichette seminali , dotto eiacuatore e uretra ( fornita di muc0 proveniente dalle ghiandole bulbo-uretrali). apparato riproduttivo maschile

    immagine tratta da http://superagatoide.altervista.org/maschile.html

    Anatomo-fisiologicamente l’apparato riproduttivo è connesso alla regione dell’osso sacro ( tramite il plesso nervoso sacrale la sensazione sessuale arriva alle aree emozionali del cervello) , del bacino ( che “contiene” le strutture dell’apparato riproduttivo ed altre ad esso annesse) , del passaggio dorso -lombare della colonna vertebrale (dove le fibre nervose ortosimpatiche lasciano il midollo “promuovendo” la fase orgasmica seguita da uno stato di calma e senso di appagamento ). Talvolta, sebbene le condizioni siano ottimali si possono riscontrare difficoltà nel concepimento . Sembrerebbe che lo stress e l’ansia accumulata a seguito di questa difficoltà possano ulteriormente interferire non positivamente a livello riproduttivo. L’osteopata , promuovendo una condizione di equilibrio tra sistema parasimpatico e ortosimpatico potrebbe influire positivamente a livello metabolico ed emozionale. “Lavorando” inoltre a livello strutturale può favorire la mobilità delle varie porzioni del bacino , alleviando tensioni e favorendo elasticità ad esempio grazie al trattamento manipolativo di cicatrici in loco . Ricordo che il sistema riproduttivo è strettamente connesso all’osso sacro e al coccige quindi a seguito di cadute o traumi di diversa natura  sarebbe utile “liberare” le srutture  per ridurre lo  “stress” e promuovere una buona funzionalità  ! Inoltre  è consigliato , ai fini di promuovere un buono stato di salute , concedersi trattamenti osteopatici anche a seguito di processi infiammatori (es. cistiti, pruriti etc…) o interventi chirurgici per facilitare l’attività metabolica dei tessuti interessati !!!

    Ianira .

     

     

  • SEX AND FOOD

    Fonte :  http://www.corrinforma.com/2014/09/sex-food/

    Dott.ssa Claudia Paolucci , Biologo nutrizionista

    E’ un articolo scacciapensieri, di quelli “facciamoci una risata” oppure, visto mai, già il fatto che uno ci possa credere o no, le prestazioni miglioreranno, chissà! Parliamo di cibo e sesso. Quali sono gli alimenti che migliorano le serate hot? Ho anche contattato diversi amici (rimarranno anonimi, come promesso!!!), sia uomini che donne, ponendo qualche domandina, così potremmo avere testimonianze da coloro che so essere abbastanza attivi, con il partner fisso, occasionale o amanti sparsi qua e là. 🙂 Quando consiglio a tutti gli omega 3 , lo faccio per un sacco di motivi. Li consiglio per primi perché, nelle mie “interviste” ho notato che quasi tutti preferiscono mangiare pesce prima delle “serate calde”! Tra i tanti pregi, migliorano la pressione sanguigna e quindi sono consigliati per un buon sesso, nei maschietti e non solo.

    Il peperoncino ha azione vasodilatatoria però la prostata rischia di infiammarsi facilmente e potrebbe accadere qualche spiacevole episodio di “troppa rapidità”! L’alcol rende disinibiti, questo sì, soprattutto se dovete mettere da parte la timidezza e provarci con qualcuno/a; ma attenzione soprattutto alla birra: nel momento topico potrebbe non giocare un buon ruolo! Zinco (presente nel pesce, carne rossa, legumi), selenio (maggior contenuto nelle proteine rispetto ai vegetali) e vitamina C (peperoni, kiwi, broccoli, arance , invece sono grandi sostenitori del sesso. Lo zinco è anche importante per la produzione di spermatozoi, se ci sono intenzioni più serie! Se vuoi attirare una donna (e questo è only for men), mangia il sedano: libera androsterone. Non si emana nessun tipo di odore, solo questione di chimica: sembra che le donne restino più attratte! La prostata è più felice se “nutrita” con riso, soia e frutta secca, soprattutto se si soffre di qualche patologia legata ad essa. La mancanza di autostima e una sferzata di energia potrebbero essere “curati” con una buona dose di triptofano, amico della produzione di serotonina! Quindi, carboidrati, in questo caso, senza eccedere prima della prestazione, potrebbero rimanere pesanti, specialmente alcuni! Non dimentichiamo mai che, di base, anche un buon allenamento ci dà un grande aiuto: avere muscolatura tonica non guasta sicuramente in questi casi e, non solo per una pura visione estetica, ma per la tonicità generale e per ottenere movimenti più elastici e armoniosi (un ciclo di lezioni di total body e gag non guastano, suggerisce Sheila)! Ad esempio, vi è mai capitato un crampo proprio nei momenti clou? Nelle donne è importante una buona tonicità della muscolatura pelvica (Sheila suggerisce il pilates , scioltezza delle anche e fluidità nei movimenti lombari, questo me l’ha suggerito Ianira !!! Chi meglio di lei che è osteopata! Bisognerebbe quindi essere in forma, e, per quanto riguarda i crampi, spesso è colpa del potassio che manca, quindi, provvediamo con le banane (che vi dirò di più, nella buccia contiene bufoterina che ha proprietà afrodisiache… ma avete mai conosciuto un mangiatore di buccia di banana?!?). Sempre per una buona contrazione e movimento muscolare, il calcio non deve mancare, quindi latticini e sardine, soprattutto. I chiodi di garofano sono afrodisiaci naturali e tirano su (di umore e non solo!). Ma anche la mandorla, il tartufo e lo zafferano sono stimolanti per l’attività sessuale. Lo zenzero riattiva la circolazione e in stati asiatici è chiamato in causa per combattere il mal d’amore!

    Come accennavo all’inizio, ho chiesto agli amici cosa amano consumare prima di consumare!!!!! O, meglio ancora, quali sono gli alimenti che credono possano migliorare le prestazioni. La maggior parte ha risposto pesce, associato al vino bianco, soprattutto sushi. Qualcun altro dice: l’importante che ci sia alcol! Poi c’è chi mi ha detto: prosciutto e vino rosso. Due amici (uomini) dicono: l’importante è che io mangi! Invece, a gran sorpresa, molte mie amiche (magre) dicono: non ci portate a cena, rendiamo meglio a digiuno! Una di queste fa una precisazione: però alla fine, fatemi trovare un dolcetto! Un uomo mi ha sorpresa con il desiderio di frutta, prima e dopo! Tirando le somme, il pesce vince sulla carne, in media, 4 a 1!!!!! Nessuno nomina la pizza (una persona solo specifica che se fa sesso il pomeriggio, sopraggiunge la voglia di pizza dopo!) o una carbonara! Poi ci sono quelle amiche che hanno risposto al mio sondaggio con insulti, del tipo: Mi stai prendendo in giro?!? Conosci quanto tempo è passato dall’ultima volta, e tu mi fai queste domande? Vuoi infierire?

    Non volevo infierire, assolutamente no, è la verità, facevo domande per scrivere questo articolo! 🙂

    Buona giornata a tutti!

    Claudia

     

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    Foto presa dal sito http://eatdrink2x.wordpress.com/

  • CISTITE E DIETA

    L’estate sembra essere la stagione peggiore per chi soffre di cistite. Ma viste le temperature ancora calde e umide, mi capita di sentire amiche e pazienti che ne soffrono.
    La cistite è l’infiammazione della parete della vescica e le donne sono più soggette perché “svantaggiate” dall’assetto anatomico. Non voglio addentrarmi in situazioni mediche, né parlare delle svariate cause e della tipologia di infiammazione. Parlo di alimentazione, di come è meglio comportarsi dal punto di vista di ciò che dobbiamo “mandar giù” in questi momenti. Cosa mangiare per evitare la fastidiosa cistite? E’ chiaro che la terapia antibiotica spesso viene presentata dal nostro medico curante… ma quando la cistite ogni tanto fa capolino nella nostra vita, dobbiamo avere delle accortezze!

    L’alimentazione equilibrata è sempre al primo posto per prevenire e cercare di combattere più rapidamente i disturbi. Donne, saprete benissimo che bere tanta acqua quando c’è una cistite in corso è la cosa fondamentale affinchè vengono eliminati batteri presenti nella vescica! L’utilizzo di antibiotici è spesso inevitabile anche se il rischio di indebolire la flora intestinale aumenta. Capita che, ad esempio, dopo una cistite, compare la candida!!!! 🙁 L’acqua quindi non deve mancare e se facciamo fatica a bere più del solito, possiamo rendere tutto più piacevole con l’aggiunta di estratti di mirtillo rosso, ma anche tisane al finocchio, mirto, malva, salvia e equiseto. Sono ottime le gocce di betulla, anche se possono di molto abbassare la pressione e rendere deboli. Via libera alle fibre, quindi, compriamo tante verdure e prepariamo un bel minestrone senza mai dimenticare cipolle e finocchio! Evitiamo cibi fritti e piccanti, e diamo più spazio alla frutta e alla verdura, e i cereali (pasta, riso…) sempre integrali! Consiglio sempre la limitazione di latticini e lieviti in questi periodi. E’ molto consigliato il Té di Giava (nome scientifico: Orthosiphon stamineus) per le capacità diuretiche e di rapida eliminazione di cloruro di sodio.

    Un ottimo integratore alimentare utile in caso di cistiti ricorrenti e recidivanti è il Monoselect Macrocarpon che contiene un estratto altamente standardizzato di mirtillo rosso americano (Vaccinum Macrocarpon). Evita che i batteri si annidino in vescica, quindi molto meglio in fase preventiva che acuta. Si prendono una/due capsule al giorno per circa 12 settimane. Importante però non dimenticare di equilibrare la flora intestinale anche con fermenti lattici (c’è diretta correlazione tra intestino e vescica).

    Ho chiesto a Sheila a proposito della cistite. Fare sport non è dannoso, anzi, consente al corpo di mantenere un proprio equilibrio e quindi anche di tenere alto il livello delle difese immunitarie. Può agevolare la minzione e le funzioni intestinali quindi influisce positivamente sulla prevenzione e (chissà) la cura della cistite. Logicamente in fase acuta non è proprio il caso di fare movimenti che richiedono sforzi eccessivi, meglio la cosiddetta ginnastica dolce, ottimi quegli esercizi che favoriscono il rilassamento della muscolatura pelvica come il pilates e lo yoga. Inoltre, vanno benissimo le camminate che stimolano la circolazione. No agli indumenti troppo stretti e sintetici. Anche la biancheria nera non è proprio il massimo, potrebbero essere rilasciate sostanze irritanti a contatto con la cute e le mucose.

    L’augurio è che… ci stia più lontana possibile!!!! 🙂

    Claudia

    http://www.corrinforma.com/2014/10/cistite-e-dieta/#more-3305

  • HAMBRE DEL ALMA

    Leggendo un libro, che è stato per molte donne una sorta di piccola enciclopedia per le emozioni sono stata colpita dall’espressione ” hambre del alma” e vorrei condividere qualche riflessione  e dedicarla alle donne ! Sembra che “per caso” ci vengano regalati libri e sembra che altrettanto per caso arrivino al momento giusto . Capitoli che toccano il cuore, parole che fanno al caso nostro o che possiamo trasferire magari ad un’amica per rielaborare stupidi sensi di colpa. Frasi che risuonano dentro di noi  possono regalarci un sorriso, vibrarci nella pancia o portarci a quel respiro così profondo che sfiora le nostre ombre e che esce con un soffio salato di lacrima sulle labbra. Forse quel sapore salato ci riporta a ricordi del passato, o a ricordo senza spazio e senza tempo che sono dentro di noi, nel passato nel presente e nel futuro. Magari sono intrappolati nella nostra mente e prepotentemente ci lasciano in una “pozza psichica di colla”.

    In quel luogo apparentemente sicuro e conosciuto forse restiamo immobili, o cerchiamo di liberarci nuotando nella colla delle nostre sinapsi. La nostra anima però mantiene la sua forza fatta di conoscenza assoluta e pulsioni fuori dalla portata della mente, l’anima continua ad avere fame.

    Sono giorni in cui sento forte la “presenza” femminile, attorno, fuori, dentro, sotto e sopra … Nell’aria risuonano profumi d’amori, amori che se ne vanno e… amori che tornano. L’ “hambre del alma” ci conduce verso sogni irrealizzabili , verso relazioni sbagliate o cammini tortuosi e distruttivi. Abbiamo fame  noi donne, di luoghi luccicanti e dorati, in cui sentirci al sicuro , guardare i colori del cielo, assaporare il gusto dell’ Uomo. Saziare il senso della fame è tra i bisogni più istintuali dell’essere umano così noi donne , non sazie , per sopravvivere continuiamo ad avere fame, la nostra anima ha fame. E probabilmente per saziare i vuoti ai quali siamo state “condannate”, osserviamo e “afferriamo” ciò che sembra bello e apparentemente assomiglia ad oro, lo prendiamo per “buono”… in fondo il desiderio è talmente grande!!! Forse ci troveremo ad accontentarci o saremo imbrogliate da un fac simile o magari troveremo sfogo tra un cocktail e un bicchiere di vino…

    “Quando una donna non si rende conto della sua fame…continua a danzare. Che si tratti di pensiero negativo cronico, di rapporti insoddisfacenti, di situazioni incresciose, di droghe o alcol… difficile liberarsi della loro presa… “

    Ma esiste una forza pura d’amore che sa guidarci verso l’evoluzione delle nostre pulsioni e desideri profondi. Li’, in un luogo di quiete e fluidità contattiamo qualcosa di profondo, semplice e rivelatorio. Lì , c’è la nostra natura … E si scorgono  pascoli accarezzati dal vento, ruscelli gelidi rivitalizzanti, prati di argilla che si plasmano sotto i nostri piedi e poi ci sono mari , cristalli e diamanti .

    donne che corrono coi lupi

    ”  La natura istintuale ci dice quando è tempo di dire basta. E’ prudente e  volta a conservare la vita… Se rivolete la Donna Selvaggia , rifiutate di farvi  catturare. Con istinti affilati per l’equilibrio saltate dove vi pare , ululate a  volontà,  prendete quanto c’è, scoprite  tutto quel che lo riguarda, lasciate che i  vostri  occhi mostrino i vostri sentimenti, osservate ogni cosa, vedete tutto ciò  che vi è  possibile vedere. Ballate con le scarpette rosse, ma assicuratevi che  siano quelle  che avete fatto voi a mano. A ognuna di voi posso promettere che  diventerà una  donna vitale…”

    Che queste ultime righe tratte da ” Donne che corrono coi lupi” colorino i vostri  sogni.

    Ianira.

     

  • BIMBI E OMEOPATIA : PREVENZIONE DELLE AFFEZIONI STAGIONALI

    L’omeopatia è una terapia che va a rafforzare  l’organismo per condurlo alla guarigione.

    In base a tale concetto, nell’ambito della prevenzione delle patologie da raffreddamento (tonsilliti, bronchiti, sinusiti, faringiti etc.),  la medicina omeopatica agisce proprio stimolando e attivando con maggior energia il sistema immunitario.

    Nel caso,poi, dei  bambini, l’azione del rimedio è ulteriormente efficace, in quanto interagisce con un terreno non ancora intossicato(da farmaci, stress , patologie croniche etc.).

    I rimedi omeopatici hanno un’azione dinamica, per tanto, non spengono i sintomi, ma incrementano la capacità dell’organismo a reagire.

    Close view of homeopathic medications - containers and small white balls

    Rafforzando le difese immunitarie e lavorando sul terreno dei piccoli pazienti,( inquadrandoli non solo da un punto di vista fisico-costituzionale, ma anche caratteriale-comportamentale), si ottiene un potenziamento dei meccanismi di difesa in grado di combattere gli agenti esterni(virus,batteri, etc.) in maniera sempre più efficace.

    Oltre alla terapia di terreno, che è specifica per ogni singolo paziente, i rimedi omeopatici vengono utilizzati anche nelle fasi acute sotto forma di rimedi singoli o complessi in modo da poter effettuare una terapia completa  e presente in tutte le fasi  delle varie problematiche.

    Dott.ssa Milena Marinaccio .

  • SISTEMA ENDOCANNABINO IDE E TRATTAMENTO OSTEOPATICO

    Qualcuno vive il trattamento come un momento per rilassarsi, qualcun altro arriva al bisogno “in preda al panico” poi c’è chi aspetta di restare “bloccato” . Esiste poi chi , spinto dalla curiosità o da amici e parenti si concede un’ora per prendersi cura di se e affidarsi alle mani dell’osteopata . Ma la maggior parte dei pazienti è accomunata da sensazioni simili ( se il sonno non prende il sopravvento !!!) durante e in particolar modo dopo il trattamento. “Finalmente mi sono rilassata/o !!!” …Ecco la frase più comune che a volte lascia spazio a sensazioni di “intontimento” !!! Sensazioni di leggerezza e scioltezza mi vengono riferite associate alla fame o al sonno,  c’è chi  ride e chi ha azzardato con uno spontaneo ” mi sembrava di stare in paradiso !!!” .

    Insomma ,tra sensazione di benessere e mormorii dell’intestino talvolta arriva il totale abbandono … Si potrebbe quasi dire di essere in preda allo “sballo da trattamento” osteopatico !!! Forse sembrerà strano ma è stato osservato e studiato che tali sensazioni potrebbero essere attribuite al sistema endocannabinoide . A tal proposito vorrei in maniera semplice riportare il tema della mia tesi , svolta con amore e fatica insieme alla mia amica, collega e compagna d’avventura Eleonora Micozzi (anche lei osteopata professionista) su suggerimento del nostro prof. ! “SISTEMA ENDOCANNABINOIDE E TRATTAMENTO OSTEOPATICO – una revisione- ” , un titolo che suscita curiosità e che forse spiazza i più scettici …

    E’ noto che esitono cannabinoidi esogeni ( introdotti nell’ organismo dall’esterno, per esempio il thc) , ma forse non tutti sanno che esistono anche i cannabinoidi endogeni, prodotti cioè dal nostro organismo.  I recettori , situati in diverse porzioni anatomiche del sistema nervoso  , sono stati scoperti “recentemente” e studiati nel loro ruolo di modulazione del dolore e dell’infiammazione.

    anandamide

    Già nel 1897 Andrew Taylor Still, il fondatore della medicina osteopatica rese famosa la frase :” L’uomo dovrebbe studiare e utilizzare i principi attivi già contenuti nel proprio corpo “. Il sistema endocannabinoide esemplifica il principio osteopatico secondo il quale il corpo possiede meccanismi di autoregolazione e autoguarigione . Rafforzando l’attività endocannabinoide si alimenta un potenziale terapeutico che include il trattamento di pazienti con disfunzioni somatiche, dolore cronico, malattie neurovegetative così come condizioni di infiammazione , disfunzioni intestinali e disturbi psicologici. Gli endocannabinoidi con i propri recettori posti a livello del sistema nervoso , sono imputati in meccanismi con  finalità analgesica (antidolorifica). Sono inoltre implicati nei circuiti di modulazione del dolore. Sembra che il trattamento osteopatico possa espletare il suo effetto attraverso la stimolazione del sistema endocannabinoide !!!

    Per saperne di più , prossimamente un altro  articolo !!!

    Ianira

  • “Se c’è qualcosa che non ti va….dillo alla Luna!….”

    … Qualcuno cantava! Sostenendo che avrebbe portato fortuna…

    La Luna, meravigliosa e misteriosa sfera bianco argentea, affascina e cattura l’attenzione celando innumerevoli significati. Durante il plenilunio ciò che accade nel corpo, nella mente e nell’anima è amplificato ed è per questo necessario essere in uno stato di calma mentale ed indirizzare i pensieri con intenzione positiva sapendo che può essere un ottimo momento per aumentare le opportunità.

    E’ un momento di espansione per la terra e le creature che la popolano, è un momento in cui le energie volgono al compimento, è un momento ideale per fertilizzare le nostre emozioni, pensare pensieri carichi di positività, immaginare e dare azione ai nostri obiettivi.

    Per questo ogni mese meditiamo alla luce della Luna Piena.

    Perchè meditare?

    Perchè la meditazione è uno dei migliori cibi per la nostra mente, per creare un momento d’incontro, per entrare più profondamente in contatto con la nostra natura ciclica, perchè essere in un momento di condivisione ci regala la possibilità di rafforzarci e arricchirci, amplificando l’intenzione, la consapevolezza e la calma.

    Perchè è un modo per ammirare la magnetica e poetica bellezza di questo astro splendente, perchè è un modo per contattare o ricontattare la nostra saggezza interiore usando il linguaggio semplice del cuore.

    D.ssa Lorena Rosetti

  • RICOMINCIA IL LAVORO E … TORNA LO STRESS !!!

    Siamo ormai quasi tutti tornati dalle “vacanze” e sembra che i ritmi lavorativi abbiano preso il sopravvento !!! Sarà forse un caso ma in questi giorni ho osservato più del solito risvegli di ” vecchi acciacchi” e dolori. Sarà colpa dello ” stress” ? O dei ritmi quotidiani che in qualche modo ” stressano”? Sentiamo continuamente parlare di stress , e per capirne qualcosa in più inizio riportando la definizione del termine :

    a. Nel linguaggio medico, la risposta funzionale con cui l’organismo reagisce a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura (microbica, tossica, traumatica, termica, emozionale, ecc.). Negli organismi degli animali superiori si configura in una serie di fenomeni neuro-ormonali fra i quali predomina l’intensa attività secretoria della corteccia surrenale.

    b. Nell’uso corrente, tensione nervosa, logorio, affaticamento psicofisico, e anche il fatto, la situazione e sim. che ne costituiscono la causa: è da tanto tempo che è sotto s.; risente ancora dello s. di quella lunga e frenetica attività; non ha ancora superato lo s. dell’intervento chirurgico; lo s. della vita moderna; guidare in città nelle ore di punta è diventato uno s. notevole.

    http://www.treccani.it/vocabolario/stress/

    Probabilmente ogni individuo ” manifesta lo stress” con modalità ed espressività che hanno a che fare con il proprio bagaglio, con la propria storia, con i propri traumi ed emozioni. Tra amici, parenti e conoscenti girano voci di fastidi accompagnati da un po’ di malinconia per la “fine” dell’estate. Qualcuno con dolore al collo, qualcuno che strizza gli occhi e tiene le mani vicino alla fronte, qualcuno che non riesce a muovere il capo, qualcuno con infiammazioni “improvvise” a polso , gomito e spalla, qualcuno un po’ in ansia, qualcuno con la febbre a 39 e qualcuno semplicemente più triste ! Magari è la nostalgia del bel mare? 🙂
    Dopo il relax delle ferie, i giorni trascorsi a non pensare e a goderci quel poco che il nostro mare ci ha potuto concedere, siamo pieni nuovamente di responsabilità ed impegni?

    mare lontano

     

    Troppi rapidi cambiamenti, troppa sedentarietà in ufficio davanti al pc, troppe liti con i famigliari, troppe emozioni difficili da gestire …Viviamo momenti in cui il “cervello va’ in tilt” e il “cuore chiede un po’ di pace” ?!?

    Sento di citare la legge della conservazione della massa ” nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma ” ( Antoine Lavoisier ) per prendere ( con molta fantasia!!! ) queste parole come spunto di riflessione! Siamo sempre  in movimento e per nostra natura in trasformazione. Esiste dentro di noi una forza primordiale che è forse l’istinto alla vita ed essa protende allo stare bene… Riusciamo non sempre a sintonizzarci con tale nostra natura e probabilmente accettare gli alti e i bassi e rilassarci con abbandono può aiutarci a combattere lo stress e camminare verso un ” nuovo benessere ” !
    Sarebbe bello provare a concederci il lusso di donare a noi stessi ciò di cui abbiamo bisogno, fosse anche solo una boccata d’aria,un abbraccio o raccontare di noi ! 🙂
    Ma c’è qualcosa che possiamo fare per sentirci meglio ?! Personalmente nei momenti “no” trovo rifugio nella meditazione,nello yoga ,nel Tango, nei sorrisi delle amiche, nelle carezze del mio uomo, nella lettura di “libri magici”,nei colori degli animali, nell’energia delle piante e nei trattamenti osteopatici delle colleghe !! E a dire il vero lo faccio anche nei momenti “si” ! Ognuno di noi, in fondo sotto sotto sa cosa potrebbe fargli bene… e se sotto sotto non lo sa aprirsi e sperimentare è sempre il miglior gioco che possiamo intraprendere  !

    Iani.

    meditaiani

     

  • COCCIGE e 1°CHAKRA

    Da osteopata mi trovo spesso ad “avere a che fare” con il coccige dei miei pazienti : talvolta è dolorante, altre volte presenta alterazioni tissutali che si ripercuotono in regioni ad esso collegate. Quindi mi pongo spesso il buon proposito di favorire una buona mobilità sacro coccigea in rapporto anche all’asse della colonna vertebrale. Non sono cosi rare fratture al coccige , lussazioni da parto o fastidi al coccige di diversa natura. Le vertebre coccigee sono le ultime 4 o 5 (secondo l’individuo) della colonna vertebrale e seguono in senso caudale le vertebre sacrali alle quali sono unite per mezzo di un disco vertebrale e da ligamenti periferici.
    Il coccige presenta movimenti di flessione e di estensione; mediante i movimenti di flessione si avvicina al pube, con quelli di estensione se ne allontana. Ammetto che avere la possibilità come osteopata di potermi “sintonizzare” con tale mobilità ( e anche motilità) è a dir poco affascinante !!! Tali movimenti sono limitati generalmente fuori dal periodo della gravidanza. Durante il parto invece, i ligamenti dell’articolazione sacro-coccigea, rammolliti, come quelli, in tale momento,di tutto il bacino, permettono alla parte presentata del feto, impegnata nello stretto inferiore, di spingere indietro fortemente il coccige e di aumentare cosi di qualche cm ( 2 o 3) il diametro antero-posteriore di questo stretto. Tengo a precisare questo poichè a volte viene sottovalutata l’importanza di una buona mobilità coccigea che favorisce in ogni modo una buona elestacitò del diaframma pelvico, a maggior ragione durante il parto ! Parlando di parto è inevitabile dire che ” l’organizzazione ” della colonna vertebrale inizia già dal 20° giorno di sviluppo embrionale e nello specifico le vertebre ( tra cui le coccigee) si sviluppano intorno alla 4° settimana di vita intrauterina a partire dallo sclerotomo dei somiti grazie al processo di risegmentazione.
    muladhaRA

    Ma il coccige non è solo un insieme di vertebre saldate tra loro, è anche secondo diverse filosofie , sede del primo centro energetico del nostro corpo. Questo chakra è considerato il basale e il nome in Sanscrito, Muladhara deriva da due parole : “radice” e “base” o ” supporto”. Il termine evidenzia la funzione del centro che è quella di fornirci un forte legame con tutto ciò che ci circonda , di costituire la nostra base di appoggio nel mondo fisico. Sarà forse per questo che dopo alcune pratiche di yoga o dopo un input di normalizzazione dell’asse longitudinale del corpo ci sentiamo più ” centrati” e ” stabili” ? Il chakra basale sembra regolare le funzioni delle gambe, dei piedi, delle ossa e dell’intestino crasso. Una condizione di squilibrio in quest’area ( lo posso confermare dalla storia clinica dei miei pazienti e dalle basi anatomiche di questa regione ) può provocare alcune disfunzioni fisiche come: sciatalgia, emorroidi, stipsi e negli uomini disturbi alla prostata.
    Il chakra basale rappresenta in primo luogo l’istinto di sopravvivenza , la spinta alla vita. Senza questa spinta non può esistere la volontà di lottare contro le avversità o di adattarsi alle nuove situazioni. L’attività e l’equilibrio del chakra basale sviluppano nell’individuo la consapevolezza dei suoi scopi, il senso di appartenenza al mondo della natura e il desiderio di assumersi le responsabilità delle sue azioni. Al primo chakra viene associato il colore rosso,colore del sangue e della vitalità e la ghiandola surrenale, addetta anche alla produzione dell’adrenalina, quella “particolare” sostanza che stimola la capacità di reagire agli “attacchi” esterni e rispondere alle situazioni critiche come quelle di paura o confronto. Sebbene queste filosofie non abbiano nello specifico a che fare con la pratica osteopatica ho voluto comunque citarle, per suscitare curiosità,cosi come viene suscitata in me ogni volta che sento di parlare di evoluzione e cambiamento. Ricordiamoci dunque che la salute ha a che fare con la capacità di adattarci alle situazioni esterne, per evolverci e cambiare. Cambiano le nostre emozioni, cambiano i nostri pensieri e … cambia il nostro corpo.

    Ianira.

    chakra

    www.omniamagazine.it

    Bibliografia : “Embriologia medica di Langman” -Thomas W.Sadler, “Trattato di anatomia umana” -Testut, ” I Chakra” -Naomi Ozaniec

  • Bimbi vegetariani e vegani

    A fine mese devo tenere un corso a mamme interessate a uno svezzamento diverso. Vorrebbero valutare più tipi di approcci per poi scegliere di adottare un metodo o un altro.

    Ho preparato per loro un po’ di materiale, sbirciando soprattutto le slides di interessantissimi corsi di aggiornamento. Racconto qualcosina qui, cercando di essere chiara, concisa e il meno possibile noiosa! Proviamo!

    Inizio con l’accennare cose che riguardano il lattante e la “tetta”. La mammella, come anche la placenta, funziona come una “pompa contro gradiente”: le necessità del bambino hanno la priorità rispetto a quelle della mamma e molteplici studi affermano che, salvo casi importanti, anche mamme sottonutrite producono un “buon latte”. Se la dieta vegetariana della mamma è ben bilanciata (e anche integrata!), il suo latte ha le stesse caratteristiche del latte della mamma onnivora. Sarebbe anche raccomandabile l’uso di alimenti sicuri durante l’allattamento in mamme vegetariane visto che i vegetali sono più utilizzati in questa alimentazione e spesso possiamo trovare fitoestrogeni e aflatossine nel latte materno. I bambini di mamme vegane, se non allattati al seno, dovrebbero utilizzare latte di soia o di riso, ma non dobbiamo confondere le bevande a base di riso con le formule a base di riso.

    Sconsiglio fortemente la preparazione domestica!

    Bimbi vegetariani e vegani

    Tanti studi affermano che un’alimentazione latto-ovo-vegetariana in età pediatrica è perfettamente compatibile con un buono stato di salute e danno risultati buoni d’accrescimento per statura e peso.
    E per i vegani?
    L’alimentazione vegana ha come caratteristiche l’alto contenuto di fibre, presenza di carboidrati complessi, scarso apporto di aminoacidi come lisina, metionina, treonina e carenza di vitamina B12 e D, riboflavina, calcio, ferro, zinco. Questo tipo di alimentazione può condurre a una bassa statura e a un peso minore rispetto agli standard (ma questo non è poi così male).

    Sulla base soprattutto della più bassa assimilabilità delle proteine vegetali, gruppi di studiosi hanno suggerito che il fabbisogno proteico dei bambini vegani potrebbe essere aumentato in rapporto ai non-vegani:

    30-35% per i bambini fino all’età di 2 anni
    20-30% per i bambini di età 2 – 6 anni
    15-20% per i bambini sopra i 6 anni

    Schematizzando il più possibile, in infanzia, come in età adulta, dobbiamo rivolgere particolare attenzione per quanto riguarda la dieta vegetariana e/o vegana ad alcuni nutrienti:

    Proteine
    Ferro
    Calcio
    Vitamina D
    Vitamina B-12
    Vitamina A
    Omega3
    Iodio

    FERRO

    I cibi vegetali hanno solamente Fe non-eme; i fitati (sali dell’acido fitico che si trovano in cereali integrali, legumi e semi oleosi), thè, caffè, cacao, alcune spezie e le fibre inibiscono l’assorbimento. La vitamina C ed altri acidi organici presenti in frutta e verdura aumentano l’assorbimento.
    Le quantità raccomandate di Fe nei vegetariani sono 1.8 volte maggiori dei non-vegetariani, causa la bassa biodisponibilità. A lungo termine l’organismo si abitua e adatta alle basse assunzioni di ferro, e sviluppano sia una riduzione delle perdite e un aumento dell’assorbimento. Comunque è meglio evitare l’associazione con il calcio (latticini, acqua minerali), con tannini (caffè, cioccolato) e fitati (i legumi vanno tenuti in ammollo e sciacquati bene!!!!).

    CALCIO
    Il calcio è di fondamentale importanza nell’età pediatrica e lo troviamo in molti alimenti vegetali e cibi fortificati. Gli ossalati di spinaci, barbabietole e bietole riducono l’assorbimento del calcio anche se queste verdure di per sé ne contengano molto. Buone fonti di calcio per bimbi vegetariani e vegani sono legumi, nocciole, cavoli, cavolfiori, semi di sesamo, tofu, mandorle. Nei bimbi più grandi una fonte biodisponibile di calcio è l’acqua Sangemini ma non copriamo bene il quantitativo giornaliero. Anche la VITAMINA D è decisiva quindi consiglio sempre una esposizione ai raggi solari almeno 15 minuti al giorno sulle manine e il viso anche se è da considerare un’integrazione soprattutto in inverno e soprattutto nei bambini di colore.

    VITAMINA B12

    Nessun cibo di origine vegetale contiene quantità significative di vitamina B12 attiva.
    Le diete vegetariane sono solitamente ad alto contenuto di acido folico, che è in grado di mascherare i segni ematologici della carenza di B12. Perciò alcuni casi di carenza di vitamina B12 non vengono riconosciuti fino alla comparsa dei sintomi neurologici.
    Da considerarsi fondamentale l’integrazione con vitamina B12 per le donne vegetariane strette sia in gravidanza che in allattamento, e di conseguenza anche per i bambini allattati al seno.

    La vitamina B12 è fondamentale per:
    – la divisione e la rigenerazione cellulare (crescita, sostituzione di cellule morte o danneggiate ecc.),
    – per la produzione dei globuli rossi o emopoiesi (e se carente a lungo, provoca anemia),
    – per l’ integrità del sistema nervoso insieme con le altre vitamine B (preserva la guaina mielinica che protegge i neuroni, proteggendo così le funzionalità delle cellule del cervello),
    -per i depositi di folati
    -per la nutrizione (metabolismo di proteine, carboidrati e grassi),
    -per l’attività del ferro,
    -per la protezione da tossine e allergeni
    e per molte altre funzioni ancora.

    VITAMINA A
    Nonostante la vitamina A attiva sia presente solo nei cibi animali, il suo apporto non rappresenta un problema non solo per i latto-ovo-vegetariani o per i pesco-vegetariani, ma neppure per gli stessi vegani, che ottengono tutta quella loro necessaria dalla conversione dei carotenoidi della dieta, in particolare dal β-carotene.
    Anche nel bambino sottoposto a dieta vegana il fabbisogno di vit. A può essere soddisfatto con l’introduzione di 3 porzioni al giorno di verdure di colore giallo od arancio vivace (albicocca, melone, mango, cocomero).
    Da ricordare che la cottura aumenta l’assorbimento del beta-carotene, così come l’aggiunta di piccole quantità di grassi ai pasti.

    OMEGA 3
    In diete veg, gli omega-6 non mancano, mentre gli omega-3 scarseggiano decisamente.
    Ciò determina uno squilibrio metabolico che, dati gli stretti rapporti anche di feedback tra le due serie, finisce per inibire le forme fisiologicamente attive degli L-PUFA, EPA e DHA.
    I soggetti con aumentate richieste o quelli a rischio di carente conversione possono compensare assumendo fonti dirette di omega-3 a catena lunga, come le alghe ricche in DHA, oppure i semi oleosi (noci, nocciole, mandorle) o l’olio di borragine, tutti ricchi di α-LA.

    IODIO
    Soprattutto in aree geografiche dal suolo povero di iodio, le fonti principali per i vegetariani sono rappresentate dal sale iodato, pane (stabilizzatori dell’impasto contenenti iodio) e dalle alghe.

    Tanti ragazzi scelgono la via vegetariana o vegana, spinti da svariati motivi o forse educati così in famiglia. Io consiglio di non scoraggiare certe scelte perché i ragazzi potrebbero aver sviluppato una forte consapevolezza riguardo l’organizzazione della loro vita alimentare. E’ vero che certe decisioni potrebbero nascondere un disagio o un comportamento alimentare disturbato ma non sottovalutiamo né banalizziamo le loro idee anche perché scelte di questo genere spesso migliorano la qualità della vita prevenendo patologie, visto che chi segue questo stile di vita consuma meno junk food. Le diete vegetariane hanno effetti positivi per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, il cancro e l’obesità. Inoltre, i bimbi vegetariani sono di solito più magri e presentano valori di colesterolo più bassi.

    L’American Dietetic Association nel 2009 affermò: “che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti”

    Passiamo a nozioni pratiche e veloci per le mamme che vogliono intraprendere un percorso di svezzamento vegetariano per i loro piccoli. Anche lo svezzamento vegetariano e vegano inizia a 6 mesi e tofu, legumi secchi ed analoghi della carne sono introdotti come fonti proteiche intorno ai 7-8 mesi d’età.

    Consigli per svezzamento vegetariano

    – Assicurare l’assunzione di 400 ml di LM o di formula come fonte proteica.

    – Legumi e/o tofu a sette mesi

    – Supplemento di Fe negli allattati al seno da 6 mesi in poi

    – Aumentare la densità energetica degli alimenti con olio extravergine di oliva

    – Verificare la capacità dei genitori nelle preparazioni alimentari

    CONSIGLI per l’inserimento alimenti nel bambino vegetariano :

    6 mesi:

    miglio, crema di mais, crema di riso, mela e pera frullata e succo, carota, patate, zucca/zucchine, olio extravergine e girasole.

    7 mesi:

    crema grano saraceno, arancia, mandarino, banana, lattuga, lenticchie decorticate, tofu, formaggi freschi, ricotta caprina e vaccina, yogurt naturale magro

    8 mesi:

    avena crema, pastina di frumento e semolino, crema d’orzo, crema di segale, ceci, piselli, erbette, porri

    9-10 mesi: tuorlo d’uovo (intero dopo l’anno)

    Dai 12 ai 24 mesi:

    COLAZIONE: latte materno o vegetale (riso). Cereali: pane, gallette di cereali soffiati(riso, farro, orzo), fette biscottate, creme.

    PRANZO: cereali (biologici e raffinati o semintegrali), pasta, pastina, riso, orzo, mais, couscous, miglio (40-60 gr). Legumi: lenticchie, piselli, azuki, ceci, fagioli (15 gr)

    Verdura: cotta, di stagione (1-2 cucchiai)

    Olio extravergine: un cucchiaio

    semi di sesamo tostati: un cucchiaino

    MERENDA: yogurt vegetale con frutta o budino di latte e mandorle, gallette di cereali

    CENA: cereali, come a pranzo. Legumi (10-15 gr), verdure, olio, semi come a pranzo

    papfri

    Consigli bambini vegetariani (1-6 anni)

    Assicurare un’adeguata assunzione di calcio con alimenti e/o supplementi

    Verificare che la densità calorica dei pasti sia adeguata

    Limitare gli alimenti crudi non trattati (per minore digeribilità rispetto agli alimenti cotti e maggiore difficoltà masticatorie)

    Ricordare fortemente di macinare la frutta secca oleosa per il rischio di soffocamento

    Assicurare fonti di vitamina B12 e calcio

    E’ un articolo lungo e forse non desterà interesse a tutti, però so che qualcuno lo apprezzerà… se siete arrivati fin qui, grazie per la pazienza!!!!!

    Claudia

    fonte : www.corrinforma.com